Meccanica e produzione su misura: come nasce un componente ad alta complessità

In un comparto dove ogni decimo di millimetro conta, la gestione della produzione è molto più di una questione operativa: è un equilibrio continuo tra competenza tecnica, flessibilità e controllo. Abbiamo raccolto il punto di vista di Manuele Montanari, responsabile della produzione di Officine RM, che ci racconta cosa significa lavorare oggi nella meccanica di precisione, tra cicli sempre più complessi, materiali performanti e aspettative elevate da parte dei committenti.

Quali sono oggi le sfide operative più significative nella meccanica di precisione?

“Sicuramente la gestione della variabilità. Sempre più spesso lavoriamo su pezzi unici o piccole serie con specifiche dimensionali molto strette – parliamo di tolleranze centesimali o inferiori. Questo implica un’organizzazione snella ma estremamente rigorosa: ogni lavorazione richiede un ciclo dedicato, controlli dimensionali in linea e a fine processo, e spesso modifiche on-the-fly in base al feedback delle prime unità.”

Come si struttura il vostro flusso produttivo?

“Partiamo da disegni forniti dal cliente, che importiamo nei nostri software CAD/CAM. L’ufficio tecnico ottimizza il ciclo in base a fattibilità, materiale e tipo di macchina disponibile (torni, centri CNC, rettifiche). L’esecuzione è gestita da operatori esperti, con controllo metrologico intermedio. In caso di urgenze, possiamo integrare saldatura, riporto e lavorazioni successive in pochi giorni.”

Qual è il posizionamento tecnico di Officine RM?

“Ci collochiamo in una fascia specialistica: lavorazioni di precisione su componenti meccanici di difficile esecuzione, spesso in acciai altoresistenziali o leghe particolari. Non facciamo grandi volumi, ma siamo forti sulla qualità di singoli pezzi, interventi su ricambi o riparazioni su organi meccanici complessi. Le nostre lavorazioni sono usate in ambiti dove è richiesta elevata affidabilità, anche in ambienti critici.”

Quale ruolo gioca il controllo qualità?

“Centrale. Ogni pezzo viene verificato secondo parametri dimensionali e funzionali concordati. Utilizziamo strumenti di misura certificati (alesametri, calibri, comparatori digitali) e documentiamo le fasi quando richiesto. La tracciabilità interna ci consente di ricostruire a posteriori l’intero ciclo, anche su lavorazioni eseguite mesi prima.”

Quali sono le prospettive evolutive?

“Stiamo potenziando l’interconnessione tra programmazione, pianificazione e produzione, integrando meglio le informazioni di macchina. L’obiettivo è una produzione sempre più predittiva, capace di prevenire errori e ottimizzare tempi e materiali. Ma il know-how operativo resta il vero valore aggiunto: ogni ciclo nasce dalla collaborazione tra tecnico e operatore.”

Come vede il futuro del settore?

“Il futuro sarà ibrido: tecnologia e competenze umane dovranno dialogare. Chi non investe in formazione interna e in aggiornamento dei processi rischia di restare indietro. Noi ci crediamo e stiamo lavorando proprio in quella direzione.”